martedì 30 novembre 2010

Riforma o non riforma, l'istruzione in Italia va a rotoli.

                              

Rispondo volentieri al Tag di Marzia ( http://mespenseesepars.blogspot.com/ ) che mi ha invitato ad esprimere la mia opinione riguardo l'attuale situazione universitaria del nostro paese.

Faccio delle premesse: io non sono una grande esperta in fatto di politica e non mi cimenterò in lunghi monologhi riguardanti leggi, costituzione e parlamentari vari. Non ne sono in grado e non ho letto tutto il ddl Gelmini, perciò non mi sento in diritto di parlare di un argomento che non conosco bene. Mi limiterò a dire la mia in quanto studentessa universitaria di questi anni fatti di riforme e tagli all'istruzione.
Sono seriamente preoccupata per il futuro di questo paese.
Ho avuto modo di confrontarmi con altre realtà e mi sono accorta piano piano (non che prima non lo sapessi) che quasi tutta l'Europa, in fatto di istruzione e ricerca, sta almeno un passo avanti a noi. "La crisi c'è ovunque". Sì, ma l'Italia è uno dei pochi paesi dell' U.E che davanti ad una situazione così grigia opta all'istante per i tagli all'istruzione (e alla sanità ovviamente). Tutti gli altri stati (ragazze, sia chiaro che mi sto riferendo alle altre grandi potenze europee, con tutto il rispetto, mi sembra inutile citare quei paesi che purtroppo, anche in passato, sono sempre stati peggio di noi) continuano ad investire nella ricerca e nell'istruzione proprio perché hanno capito che la chiave per riuscire ad uscire da una situazione così ostica è proprio quella di formare dei cervelli che aiutino lo stato a crescere e ad evolversi. In Italia no. In Italia i ricercatori fanno le valigie e se ne vanno. La mia relatrice per la tesi della triennale, una ricercatrice di 34 anni (madre di un bambino di 2), svolgeva altri due lavori per poter arrivare a fine mese poiché precepiva dall'università un assegno di ricerca di circa 2000 € ANNUALI (ma le materie umanistiche, si sa, in Italia contano meno di zero) e come lei tanti, tanti altri giovani sono nelle stesse condizioni.
Non è più possibile desiderare un lavoro dignitoso come insegnanti o come ricercatori. Tutto ciò che ha a che fare con l'istruzione è off limits per i più. Non ci sono posti e non ci sono fondi. Questa è una realtà che, riforma o no, attanaglia il nostro paese da ormai troppi anni.
La domanda -banale, lo so- che mi sorge spontanea è: perché in Italia deve essere sempre così difficile? Perché i tagli non possono essere fatti agli stipendi dei nostri parlamentari che, tra l'altro, sono tra i più alti in Europa?
Possibile che da noi il "magna magna generale" e i politici corrotti abbiano sempre la meglio? Possibile che tutti gli altri paesi debbano sempre deriderci? E' forse la mentalità italiana il vero problema?
I parlamentari stanno sempre meglio, i giovani sempre peggio e intanto il paese continua a svuotarsi... Voi ve la sentite di biasimare i cervelli in fuga? Io sinceramente no. Ma trovo ingiusto che un giovane ricercatore che vorrebbe lavorare nel proprio paese d'origine si senta costretto a valutare, anche contro voglia, l'opzione di lasciare tutto per potersi assicurare un futuro dignitoso.
Ho letto che la riforma andrà ad osteggiare i favoritismi. Bene. Aumenterà le possibilità di lavoro per i ricercatori. Ancora meglio. Ma i fondi dove stanno? Tutti questi propositi rosei verrano rispettati davvero? Io sono molto sfiduciata, ho la netta sensazione che, anche questa volta, sarà solo l'ennesima presa per i fondelli.

Le mie sono soltanto banalissime e forse inutili riflessioni, non tanto diverse da quelle che tutti, ogni giorno, in silenzio o ad alta voce, tirano fuori all'ora di cena davanti alle solite notizie del tg...

Dite la vostra se vi va e rispondete numerose al tag!!!

domenica 28 novembre 2010

"Penneys": una sviolinata in suo onore ;)

Ciao a tutte! Lo so, lo so, mi sto impigrendo e sto iniziando a trascurare il blog ma giuro che non lascerò che la mia natura di persona poco costante prenda il sopravvento!!
Questa settimana sono stata a Dublino. Città carinissima (certo, l'Irlanda che avrei voluto vedere io è quella della costa ovest -Cliffs of Moher tanto per fare un esempio- ma non abbiamo avuto tempo purtroppo), ve la consiglio se avete voglia di fare un week-end fuori... La Ryanair fa spesso offerte vantaggiose, eheheheh ;)

Comunque, per quanto io adori parlare di viaggi, non sono quì per sponsorizzare la città ma un meravigliooooosissimo negozio di abiti e ACCESSORI. No, non è un caso che io abbia scritto "accessori" in maiuscolo. Molte di voi lo conosceranno già, si chiama "Penneys". E' un negozio enorme che vende un sacco di cosine a prezzi bassissimi... Io lo definisco "il paradiso degli accessori low cost". Sul tubo ho messo anche un video, così vi fate un'idea...
Ho acquistato un paio di cosine di cui sono molto orgogliosa, vi posto quì le foto:


Vado troppo fiera di questa borsetta rossa... E' mooolto vintage-chic, e poi ricorda moltissimo la classica Chanel, con una piccolissima differenza: mi è costata la bellezza di 5 rispettabilissimi eurisss ed è anche ben fatta! La adoro con tutta me stessa.
E poi ho optato per un simpatico braccialettino con charms romantici (notare l'anellino di fidanzamento oltre ai cuoricini e alla chiave) che ho pagato soltanto 3 euro... Ne ho preso uno anche per la mia sorellona ;)



Inutile dire che avrei voluto svaligiare l'intero negozio (non vi dico cos'era l'espositore di piume e fiori per capelli), però poi ho pensato che avrei pur dovuto mangiare e pagare i mezzi di trasporto dublinesi, perciò con il cuore il lacrime ho dovuto dire addio a Penneys.
Ahahahhaha, dopo questa frivola sviolinata vi lascio...
Bacioni a tutte e grazie per le iscrizioni e i commenti (sia sul blog che sul canale), siete carinissime!!!

domenica 7 novembre 2010

Un finocchio contro il gonfiore

Vi sarà sicuramente capitato di passare intere domeniche a domandarvi: "perché dopo la seconda porzione di lasagna ho dovuto replicare anche con la carne e la crostata, perché?".... Non lo dico tanto per questioni di linea -figuriamoci- quanto per un certo senso di gonfiore che attanaglia lo stomaco e riduce in uno stato larvale, impedento così al mal capitato di svolgere attività produttive nel corso della giornata.
Quando inizio a sentirmi simile ad una foca arenata sulla spiaggia, trovo sollievo soltanto in un'unica, insostituibile soluzione: la tisana al finocchio.
Ragazze, è magica. Allevia i gonfiori nel giro di pochi minuti come nessun'altro rimedio, ve lo posso garantire -le tisane rilassanti non mi fanno mai nulla, quelle energizzanti nemmeno, ma questa...
Mi rendo conto del fatto che creare un post sugli effetti digestivi delle tisane al finocchio non mi renda particolarmente giovanile ai vostri occhi, ma abbiate pazienza... sono troppo satura di cibo per essere creativa...
Le trovate in tutti i supermercati... vi sconsiglio di prendere quelle già dolcificate perché sono stucchevoli -e poi il finocchio ha un sapore così dolce che difficilmente vi disgusterà.




Ragazze, finisco di sorseggiare la mia tisanina e me ne torno a studiare... Perdonate il post da signora 70enne con problemi gastroenterici.